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“ARTISANS DE LA CHAUSSURE”

Il progetto con la costruzione del ‘Leather Community Processing Centre (CPC)’, costruito con la cooperazione del governo italiano, tramite PISIE, con finanziamento ICE ed Assomac, che è servito a potenziare il settore pelle e calzature del paese. 

Nel 2012 il governo del Ruanda e l’Italia avevano stipulato un accordo per una cooperazione tecnica e finanziaria al fine di costruire, organizzare e avviare un laboratorio tecnico e d’addestramento per l’industria della pelle e delle calzature nel CPC di Gatsibo, nella parte orientale del paese. È stato quindi inaugurato un secondo CPC a Gatsibo, dove i partner italiani, secondo le informazioni rilasciate dal Ministero del Commercio e dell’Industria ruandese, hanno installato 24 macchinari forniti da PISIE, finanziati e assistiti da ICE. 

Il nuovo CPC serve per introdurre l’avanzata tecnologia e l’esperienza italiana nell’industria locale, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo e la progettazione, l’addestramento sui nuovi metodi di produzione e altri servizi tecnici e tecnologici richiesti dalle concerie e dai calzaturifici locali. Il CPC nel 2012 e nel 2013 è stato impegnato nell’addestramento di alcuni artigiani per quanto riguarda la produzione di calzature ed articoli in pelle, corso co-finanziato dal CDE. 

Il CPC è utilizzato come unità dimostrativa per la produzione, l’innovazione ed l’adozione di nuove tecnologie. Ora il centro è gestito dalla “Star Leather Company”, che comprende il Business Development Fund come azionista e il Rwanda Artisans in the Leather Sector